Estate 1947: Ferdinand Porsche a Torino per progettare il primo motore Boxer.

Non esisteva ancora la 356 quando, nell’agosto del 1947, Ferdinand Porsche e Piero Dusio si trovarono nel reparto corse dell’allora celebre fabbrica di automobili sportive torinese, Cisitalia, di cui Dusio era titolare. Fu un importante sodalizio tecnico ed umano instauratosi dopo che Dusio si era prodigato, anche versando buona parte del riscatto di un milione di Franchi, per la liberazione del padre di Ferdinand Porsche e del cognato, detenuti in Francia quali prigionieri di guerra. Per sdebitarsi, Ferry Porsche progettò per Dusio una vettura al vertice delle auto da Gran Premio che fosse in grado di mettere in discussione lo strapotere dell'Alfa Romeo 158. La vettura studiata da Porsche fu realizzata nel reparto corse Cisitalia a cura, tra gli altri, di Rudolf Hruska braccio destro di Porsche, Giovanni Savonuzzi e il non ancora noto Carlo Abarth. Battezzata 360, era una monoposto con un motore 12 cilindri boxer sovralimentato di 1500 cm³, montato al posteriore, che sviluppava al banco oltre 500 CV; sentiremo ampiamente parlare del motore boxer a sbalzo Porsche solo l’anno successivo...

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